Lavorazione del vetro

LA LAVORAZIONE DEL VETRO DI MURANO

PRIMA fase – preparazione del colore

Il vetro è composto principalmente da sabbia silicea purissima che assume le diverse colorazioni con l’aggiunta di ossidi metallici comuni orari. Questo composto, con piccolissime aggiunte di altre sostanze, viene fuso ad altissime temperature, trasformandosi in vetro colorato; quello che usano i maestri vetrai di Fornace Mian.
Ogni colore è caratterizzato da un diverso ossido che ne determina l’intensità in base alla quantità usata.
A Murano, da sempre, si fanno i colori ed è facile affermare che da quest’isola il mondo ha imparato ad usare il vetro colorato, carpendo, nell’antichità, i segreti degli opifici veneziani.

SECONDA fase – lavorazione del vetro

Il vetro artistico, sia soffiato a bocca che lavorato a mano, necessita di gruppi di lavoro composti da un maestro più altre tre o quattro persone specializzate nelle diverse fasi della lavorazione.
Il maestro, cardine del gruppo, con la sua sensibilità ed abilità artistica soffia o modella il pezzo, raggiungendo sempre la forma e le dimensioni desiderate. Maestro vetraio non si nasce ma si diventa con un Po’ di attitudine, tanto impegno e una buona dose di orgoglio che permette di accumulare esperienza, rubando con gli occhi le capacità di altri maestri.
Non esistono scuole che insegnino a diventare maestri, solo le persone che producono in fornace sono i Maestri dell’Arte Vetraria.

TERZA fase – tempera dell’oggetto finito

Il pezzo realizzato dal maestro, ancora molto caldo, viene introdotto nella “tempera” (lungo forno di raffreddamento a nastro).
Qui il pezzo scorre e si raffredda lentamente in molte ore di permanenza ed esce pronto per le successive lavorazioni.

QUARTA fase – rifinitura in moleria

Gli oggetti soffiati in fornace e temperati vengono portati nel reparto Moleria dove vengono rifiniti a freddo da esperti molatori che procedono alla levigatura o ad altri tipi di rifinitura a ruota diamantata.
Con diverse tecnologie, basate su mole al diamante, le opere in vetro diventano così prodotti finiti pronti per essere firmati e confezionati nella loro scatola regalo o da spedizione.

LAVORAZIONE CON FOGLIA D’ORO 24 K

Il maestro crea la prima massa di vetro che sagoma a forma cilindrica o sferica.
Nel frattempo, un aiutante del maestro prepara le foglie oro necessarie alla lavorazione dell’oggetto, in un apposito armadietto per proteggerle dagli spostamenti d’aria.
Le foglie oro così preparate, vengono avvolte sulla massa vetrosa incandescente e poi sommerse in un altro strato di vetro che le proteggerà nel tempo, conferendo il caratteristico aspetto della lavorazione del vetro artistico con foglia oro.

CURA E PULIZIA VETRO DI MURANO

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DI UN OGGETTO LUCIDO
Un oggetto in vetro artistico lucido può essere lavato e lucidato con un panno morbido e pulito e usando dell’alcool, acqua e aceto o uno dei tanti moderni prodotti per la pulizia di superfici in vetro. Non usare mai prodotti abrasivi e/o corrosivi.

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DI UN OGGETTO SATINATO
Per ottenere l’effetto setoso al tatto e lucido alla vista, tutti i prodotti satinati sono trattati con uno spray a base di silicone. L’effetto duraturo dello spray non si altera nemmeno dopo numerosi lavaggi. Teme solo l’esposizione a forte calore che tende a far evaporare il silicone. In caso di necessità, l’utilizzo del “calzanetto neutro” (spugna imbevuta di un prodotto siliconico) può essere passato sull’oggetto per ravvivarlo.

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DI UN LAMPADARIO VENEZIANO
Tutte le parti lucide vanno lavate e trattate come gli oggetti avendo cura che la parte imbossolata nel gesso non venga a contatto con l’acqua che potrebbe scioglierla.